Val Basento e Tecnoparco: le proposte del Pdl Pisticci
- Post 10 Settembre 2012
1) Non consentire il trattamento di rifiuti pericolosi di provenienza extraregionale e ciò in osservanza del cosiddetto principio di prossimità (smaltimento dei rifiuti nelle vicinanze dei luoghi di produzione) previsto dalla Direttiva Comunitaria 91/156/CEE;
2) Continuare a smaltire i fanghi derivanti dalle estrazioni petrolifere della Basilicata (che, per varie ragioni, si è comunque costretti a smaltire) ma chiedendo, a chi di dovere, in favore del Comune di Pisticci, un'adeguata compensazione economica del danno ambientale;
3) Verificare che gli impianti di smaltimento siano adeguatamente dimensionati in modo da rispettare le più rigorose normative europee in materia;
4) Effettuare i controlli con sistemi di monitoraggio in continuo ed in contraddittorio (fra Tecnoparco ed il Comune di Pisticci);
Circa la bonifica delle aree inquinate, invece, propone di:
1) Effettuare una precisa ricognizione delle aree inquinate, se necessario battendo anche a tappeto l’intero territorio;
3) Curare la rapida realizzazione dei progetti di bonifica, effettuando adeguati controlli in contraddittorio sui lavori;
Circa la reindustrializzazione, infine, propone di operare:
1) facendo in modo che il costo delle utilities (energia elettrica, gas, ecc.) sia il più basso possibile (si fa presente che proprio in questi giorni lo Stato italiano, per favorire l'acquisizione della ALCOA - Sardegna - da parte di un gruppo svizzero avrebbe offerto un prezzo agevolato dell'energia elettrica per 15 anni!);
2) mettendo a disposizione di chi vuole investire gli immobili attualmente inutilizzati (a proposito di essi è necessario approfondire esattamente di chi sono, come sono pervenuti all'attuale proprietario e chi ne deve curare la gestione!);
3) stipulando un contratto provinciale di lavoro di tipo americano (riduzione del salario base e partecipazione agli utili);
4) dotando l'area di adeguate infrastrutture per il trasporto merci (Aeroporto, Ferrovia per un rapido collegamento con il porto di Taranto, adeguati svincoli stradali, ecc.).
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