Capogruppo di quale gruppo? Pelazza ribadisce i suoi ruoli come Udc e s'interroga sul ruolo che gli uffici riconoscono alla collega Ruvo
- Post 17 Luglio 2015
All’incontro era stata invitata in qualità di capogruppo anche la consigliera Ruvo, entrata in Consiglio dopo essere stata eletta nella lista dell’Udc e rimasta al momento l’unica componente non Forum Democratico in maggioranza. Nel frattempo, tuttavia, Pelazza ha fatto comunicazione in Consiglio di essere stato nominato reggente della segreteria cittadina dell’Udc e di essere diventato, pertanto, il capogruppo Udc all’interno dell’assemblea. Non è chiaro se nel frattempo la consigliera Ruvo abbia fatto altre valutazioni. Ma in ogni caso, è il ragionamento di Pelazza, non può essere capogruppo, perché se ha deciso di restare nell’Udc, il capogruppo è lo stesso Pelazza, se ha optato per altra componente politica, un capogruppo c’è già, mentre se ritiene di appartenere al gruppo Misto, occorre avere due consiglieri per essere capogruppo. Ed allora, perché l’invito alla conferenza dei capigruppo? “A che titolo –si interroga Pelazza - Ruvo partecipa ad una conferenza dei capigruppo se già a febbraio ho comunicato di essere il capogruppo Udc? Non è ovviamente una questione nei confronti della collega Ruvo, il problema è connesso al funzionamento di alcuni organi istituzionali”. Pelazza lo ha spiegato in una nota inviata oggi all’ufficio della presidenza del Consiglio, alla segreteria comunale, ai capigruppo consiliari ed al sindaco, avente ad oggetto: “ennesima comunicazione in riferimento al Gruppo Consiliare UDC/ ennesima indicazione del Capogruppo”. “Considerato che –scrive Pelazza - già precedentemente alla tenuta del Consiglio Comunale del 29 Aprile, l'UDC aveva provveduto a trasmettere documentazione attestante la nomina del Commissario Cittadino, con espressa indicazione del capogruppo e dei consiglieri autorizzati a rappresentare UDC per Area Popolare in questa nuova fase del partito; che nel consiglio comunale del 29 aprile scorso, così come da stenotipia e registrazione audio/video, è stata fatta acquisire agli atti del Consiglio Comunale, la documentazione di nomina con espressa indicazione di coloro che sono autorizzati ad esprimersi in nome e per conto di UDC ed ad assumerne la rappresentanza e l'indirizzo del partito in consiglio comunale; che tuttora, sebbene l'acquisizione della documentazione in consiglio comunale, le convocazioni di commissioni consiliari e delle conferenze dei capigruppo vengono erroneamente trasmesse all'ex capogruppo UDC, avv. Alessandra Ruvo; si informa, per l'ennesima volta e qualora ve ne fosse ancora bisogno, che il capogruppo UDC è il consigliere Vito Daniele Pelazza ed il vice capogruppo il consigliere Renato Rago; che le prerogative spettanti al gruppo sono in capo a coloro che ufficialmente assumono la rappresentanza e l'indirizzo del partito, anche in seno al consiglio comunale; che ogni utilizzo improprio della rappresentanza di UDC è da ritenersi nullo oltre che politicamente squalificante; che, anche in seno ad organismi di natura consiliare (commissioni) o in seno agli organi esecutivi, nessun consigliere risulta autorizzato ad esprimere voti in nome e per conto di UDC; - che anche la composizione e il funzionamento delle commissioni, così come immaginata dal regolamento/ statuto comunale e stante l'attuale composizione del gruppo, risulta oramai compromessa; che le stesse determinazioni assunte in seno a commissioni consiliari e conferenze dei capigruppo risulterebbero nulle senza la precisa determinazione dei gruppi e alla rappresentanza di voti (come da regolamento nelle commissioni consiliari il consigliere/commissario/componente rappresenta tanti voti quanti sono i consiglieri che compongono il gruppo consiliare).
Il documento è stato sottoscritto da Pelazza e Rago. I due consiglieri hanno tenuto a ribadire che “l’Udc di Pisticci non vuole cariche, non vuole niente da quest’amministrazione. Se lavorerà per il bene della comunità potremmo anche essere favorevoli a certi provvedimenti, se ovviamente resi edotti in maniera adeguata, altrimenti non lo saremo”.
Roberto D'Alessandro
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