Quella dell’Udc in seno alla massima assise cittadina nella consiliatura in corso è stata una storia travagliata. In origine, quattro anni e due mesi fa, furono eletti in quota Udc i consiglieri Rocco Fuina, Michele Leone ed Alessandra Ruvo. Fuina divenne presidente del Consiglio, come da accordi di maggioranza, ed ha mantenuto la carica fino a giugno scorso quando ha rassegnato le dimissioni dichiarando di voler passare all’opposizione. I tre consiglieri originari espressero Francesco Laviola come assessore. Due di essi, ovvero Fuina e Ruvo, chiesero ed ottennero successivamente la sua sostituzione con Antonio Sassone. In seguito Leone si dimise dal Consiglio in rotta con la maggioranza e Laviola, già defenestrato dall’esecutivo, prese il suo posto, per poi, recentemente, migrare nel gruppo di Forum Democratico.
Per insignitura regionale, nel frattempo, Pelazza, entrato in Consiglio in quota Popolari Uniti, è diventato commissario cittadino Udc dal febbraio 2015 ed è stato indicato capogruppo consiliare dai vertici regionali del partito. Nell’Udc, con Pelazza, è entrato anche il consigliere Rago, eletto in Idv, ovvero nella lista del candidato sindaco Rossana Florio, e poi proclamatosi indipendente e sostenitore della maggioranza Di Trani fino al periodo di coabitazione nel gruppo Misto con lo stesso Pelazza ed alla crisi di inizio anno, che lo ha riportato lontano dall’attuale maggioranza di governo cittadino.
Al momento, dovrebbero comporre il gruppo Udc ben quattro consiglieri. Detto di Pelazza e Rago, Fuina e Ruvo non hanno fatto dichiarazione di altra appartenenza e quindi sono da considerarsi al momento come componenti dell’Udc.
Il quadro, tuttavia, potrebbe cambiare ancora: Pelazza e Rago hanno tenuto più volte a precisare di non voler cariche dall’attuale amministrazione, dopo la rottura con la maggioranza in seguito alla crisi di inizio anno, intrapresa quando i due erano ancora gruppo Misto; Fuina ha lasciato la presidenza del Consiglio e la maggioranza consiliare indicando ragioni di carattere politico che hanno ormai reso inconciliabile il rapporto con il governo Di Trani. Dopo la sua decisione si è dimesso l’assessore Sassone, che era in quota Udc. Il nome di Ruvo, invece, è spesso accostato ultimamente alla carica di prossimo presidente del Consiglio comunale, da eleggere fra meno di una settimana in Consiglio. C’è da dire che la consigliera Ruvo è l’unica dei quattro attuali compagni di partito ad essere rimasta nella posizione di origine, ovvero nello stesso partito ed a sostegno della maggioranza Di Trani.
Ma l’Udc, nel frattempo, ha dato incarichi a consiglieri provenienti da altre liste, se si tiene conto della tornata elettorale del 2011. E queste cariche ribadiscono di non voler poltrone, una posizione, come già detto, sostenuta da Pelazza e Rago quando, da consiglieri del gruppo Misto, hanno aperto la crisi di maggioranza di gennaio scorso, e ribadita dai due una volta entrati in Udc.
Come andrà a finire? Il prossimo Consiglio comunale dovrebbe fornire risposte adeguate a fare sufficiente chiarezza sulla mutevole galassia Udc.
Roberto D'Alessandro