“Non ci può essere alleanza fra noi e Forum Democratico”, la nuova precisazione del segretario cittadino del Pd Rocco Negro riguardo alla linea del suo partito a Pisticci si rende necessaria sulla scorta di una indiscrezione raccolta e riferita dallo stesso segretario: “Mi hanno dato notizia che ad un recente incontro a Potenza con esponenti di Sinistra Italiana e componenti di Forum di Pisticci, abbia preso parte anche qualcuno del Pd di Pisticci e Marconia. A me è suonato strano proprio alla luce di quanto abbiamo chiarito più volte. Non so se qualcuno abbia altri progetti, ma se si tenta di fare operazioni del genere ho il dovere di intervenire. Noi siamo stati categorici ed abbiamo spiegato alle persone che una ricongiunzione non sarebbe stata possibile, abbiamo fatto una scelta chiarissima e radicale. Per cui se qualcuno del Pd incontra Forum lo fa a titolo personale. Se poi a qualunque livello dovesse essere decisa una cosa del genere io non sarò il segretario di questo partito”.
Messaggio forte e chiaro, sia all’esterno che all’interno del partito, dopo il presunto incontro potentino e dopo che qualche rumors su una ipotesi di avvicinamento con chi aveva vinto le elezioni di cinque anni fa proprio a scapito del Pd, con una civica ad esso antagonista, aveva iniziato a circolare.
Nel frattempo è vivo nel partito il dibattito sulla scelta del candidato sindaco alle prossime elezioni comunali. Il confronto è vivace e non si sottrae alla dimensione social. Su facebook la delegata nazionale Mirna Mastronardi aveva riproposto un suo tweet: “Il problema è quando il mio Pd vuole scelte in condominio. Come a Pisticci. Io non ci sto”. In successive precisazioni era emersa la sua richiesta di “primarie di coalizione, aperte, vere. Di centrosinistra”. Al dibattito seguente, nel quale Mirna Mastronardi aveva colto anche l’occasione di precisare di non “aspirare a nessun ruolo”, ha partecipato lo stesso Negro in quello da lui stesso definito “un esempio di confronto e dialogo interno al partito che non c’è problema a fare anche sui social”. Poi il segretario spiega: “I partiti o valgono o non valgono. Se gli organismi di partito discutono su certi argomenti, non possono essere considerati riunioni di condominio. A quel coordinamento ha partecipato anche Mirna. La discussione peraltro resta aperta”. E sulle primarie: “Non sono contrario alle primarie, che tra l’altro è un tema sempre presente nel Pd alla vigilia delle tornate elettorali. Ma non credo che il Pd possa partecipare a primarie di coalizione senza aver prima individuato il suo candidato sindaco ed al momento, l’unica disponibilità emersa in tal senso nell’ultimo coordinamento cittadino, è stata quella di Andrea Badursi”. Le primarie di coalizione, peraltro, implicherebbero l’esistenza di una coalizione: “Abbiamo iniziato una interlocuzione con alcune forze politiche – spiega Negro -, ma una coalizione al momento non c’è”.
La sensazione è che difficilmente ci saranno elezioni primarie a Pisticci, mancando una definizione chiara del quadro delle alleanze ed al cospetto solo di un’adesione ideale al centro sinistra, se è vero che a quell’area, nella precedente tornata elettorale, si richiamavano almeno quattro candidati a sindaco, i cui rispettivi partiti o movimenti, in questi cinque anni, non hanno dato vita ad un percorso in grado di poter individuare già oggi una coalizione omogenea. In alcuni casi, anzi, distanze e differenze sono rimaste invariate. Appare, allora, come provocatoria la proposta di Negro di far valere il primo turno elettorale come primarie dopo aver stabilito un programma condiviso e poi coalizzarsi al secondo turno elettorale. A Pisticci, poi, al netto della condivisione del programma, è quello che più o meno è già accaduto cinque anni fa. E tutti sanno come andò a finire.
Roberto D'Alessandro