Sporting Soccer Kids, alle finali ha assistito anche Stefano Mammarella
- Post 25 Luglio 2018
Si è concluso nell’entusiasmo generale lo Sporting Soccer Kids, il format del torneo di Marconia dedicato agli Under 18: suddivisi nelle categorie Pulcini\Esordienti e Giovanissimi\Allievi, i giovani calciatori provenienti da vari paesi del Metapontino hanno dominato la scena per ben due settimane e, tra tanti gol e altrettante emozioni, hanno tenuto col fiato sospeso i tanti appassionati che hanno seguito le sfide, affollando il calcetto parrocchiale.
Le finalissime si sono disputate lo scorso venerdì 20 luglio, quando si sono decise le sorti della manifestazione giovanile: ospite d’eccezione della serata di Marconia anche il portiere della Nazionale italiana di futsal Stefano Mammarella, considerato ‘il numero uno dei numeri uno’ anche a livello internazionale e fresco vincitore del Campionato italiano di Serie A1. Nel suo palmares anche una Champions League e la prestigiosa conquista dell’Europeo 2014 con la casacca azzurra: “E’ una bellissima emozione essere a Marconia, davanti a questo pubblico molto affettuoso e in una manifestazione così ben organizzata e seguita – ha raccontato il portiere azzurro – La mia carriera è stata sicuramente ricca di successi e mi auguro possa esserlo anche in futuro. Mi piacerebbe molto poter vincere il Mondiale, risultato che costituirebbe la ciliegina sulla torta ad un percorso fin qui fantastico. D’altronde indossare la maglia della Nazionale è il sogno di ogni atleta, oltre che una grande responsabilità per chi è chiamato a farlo: ricordo ancora la mia prima convocazione, ai tempi del Chieti, quando il tecnico mi radunò con i compagni per comunicarmi la chiamata in azzurro. Rimasi esterrefatto, non ci potevo chiedere”.
Mammarella ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera, incalzato anche dalle domande dei tanti bambini presenti in campo e sugli spalti: “La mia famiglia rappresenta uno dei pilastri del mio percorso professionale: hanno sempre sostenuto i miei passi, standomi vicino senza nessuna pressione particolare. Da bambino non ero portiere e il mio approdo tra i pali è frutto di un episodio curioso: il mio allenatore, infatti, mi disse scherzosamente che con quel ‘culone’ non potevo correre, così mi indirizzò in porta. Nella mia carriera ho sempre fatto una scelta di cuore: ho deciso di non spostarmi dalla mia terra d’origine, l’Abruzzo, di restare accanto alla mia famiglia e devo ammettere che conquistare tanti trofei con squadre abruzzesi è stato un ulteriore orgoglio. Il momento più intenso della mia carriera è stato quello della vittoria nella finale di Anversa contro la Russia, successo che permise alla Nazionale di laurearsi Campioni d’Europa: la forza di quella spedizione è stata proprio la coesione del gruppo e non intendo solo l’affiatamento tra compagni, ma le giuste alchimie venutesi a creare tra giocatori e staff. Un merito grande va dato proprio a un pisticcese, il mio amico Vittorio Lo Senno, che ha dato un contributo fondamentale nel rigenerare i giocatori prima e dopo le partite”.
Nel corso delle premiazioni Don Antonio Di Leo ha sottolineato lo spirito di correttezza e amicizia che ha caratterizzato le partite tra le giovani squadre e ha comunicato la scelta dello staff di dedicare il premio di uomo simbolo al compianto Miki Regina, grande appassionato dello Sporting Soccer. Da stasera ha inizio la diciottesima edizione del torneo Tutte le Età che seguirà la nuova e innovativa formula “In or Out”, in cui ogni partita costituirà una storia a sé e metterà in palio la qualificazione alle competizioni più prestigiose.
Andrea Cignarale