Batte cassa il comune di Pisticci. Nei giorni scorsi, una lettera dell'Amministrazione comunale di Pisticci guidata dal primo cittadino Vito Di Trani, a tutti i sindaci dei comuni che conferiscono nella discarica comunale La Recisa, chiedendo di ottemperare al pagamento degli oneri dovuti e non ancora versati per tale attività. Il credito ammonterebbe a un milione e 660.000 euro che si ha necessità di incassare, pena la chiusura forzata dell'impianto. Ma c'è di più, perché il sindaco, come lo stesso ha informato, ha avanzato proposta alla Regione Basilicata, quella di trasformare l'attuale fondo di rotazione (debiti verso la stessa) ammontante a un milione e centomila euro, a fondo perduto (azzeramento del debito), con il formale impegno di provvedere all'ampliamento della discarica prima che arrivi al suo esaurimento, previsto intorno ai cento giorni o poco più. Come è noto, sono 28 i Comuni della provincia che conferiscono alla Recisa. Un carico enorme a cui dal mese di aprile si aggiunge il capoluogo Matera che divide la sua raccolta tra La Fenice di Melfi e, appunto, La Recisa di Pisticci. Attualmente quindi, sono solo 3 i comuni materani, Irsina, Montescaglioso e Tricarico, che non conferiscono a Pisticci. Per questi ultimi comuni, è stata emesso decreto del Presidente della Regione di Basilicata lo scorso 17 aprile, per cui le quantità di rifiuti giornalmente prodotte da questi centri (circa 10 tonnellate al giorno), vengono conferite direttamente al termovalorizzatore di Melfi. Le quantità di rifiuti giornalmente prodotte dal Comune di Matera, sono invece conferite per circa 30 tn. all'impianto Fenice e per la restante parte, previa triturazione, alla discarica di Pisticci. Con il provvedimento regionale, è stato fatto obbligo alla Società Fenice srl titolare dell'impianto di Melfi, di accettare i rifiuti dei comuni di Matera, Tricarico, Irsina e Montescaglioso, con decorrenza 20 aprile. Parimenti, l'obbligo vale anche per il comune di Pisticci per La Recisa, di accettare i rifiuti prodotti dal comune di Matera per un quantitativo giornaliero massimo di 30 tonnellate. Per quel che concerne la proposta di Di Trani alla Regione di Basilicata, secondo quanto ci ha dichiarato lo stesso, attualmente è all'attenzione del presidente Marcello Pittella che si sarebbe detto interessato nello specifico, alla soluzione del problema.
Michele Selvaggi