'Mare Sicuro' sulla costa jonica: tre strutture balneari sprovviste delle dotazioni di sicurezza
- Post 01 Luglio 2017
Come sempre, attenzione particolare viene prestata alla sicurezza dei bagnanti che numerosissimi iniziano a riversarsi sulle spiagge del litorale jonico, in special modo nei week-end, attraverso la quotidiana attività di informazione sulle regole che attengono il corretto utilizzo delle spiagge e con l’invito a segnalare ogni situazione che possa arrecare pericolo in acque ed in spiaggia.
Anche i titolare di strutture balneari sono stati informati ed invitati a prendere visione della novellata disciplina in materia di sicurezza balneare adottata dal Capo del Compartimento Marittimi di Taranto ed adeguarsi alle novità da essa introdotte.
Una novità importante, che va nel segno di una maggiore sicurezza dei bagnanti, infatti, riguarda l’obbligo di dotarsi per ciascuna struttura di defibrillatore (D.A.E.), dispositivo salvavita, il cui eventuale utilizzo dovrà essere assicurato da persona qualificata della medesima struttura.
La sorveglianza a mare viene garantita con l’ausilio del battello pneumatico in dotazione al Corpo che assicura frequenti pattugliamenti della fascia di mare compresa tra Nova Siri e Metaponto al fine di tutelare i diportisti meno esperti ed intervenendo, anche laddove necessario, sulle condotte scorrette da parte degli indisciplinati.
Nell’ultimo periodo, il personale dell’Ufficio ha implementato le attività che riguardano il non meno importate e delicato aspetto della sicurezza alimentare, con specifico riguardo alle competenze legislative assegnate in materia di commercializzazione di prodotti della pesca, che attribuisce funzioni di verifica anche di attività di ristorazione (nell’ambito della provincia materana) che preparano e somministrano tali prodotti alla clientela.
Su tale ultimo aspetto gli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo di Policoro hanno accertato numerose infrazioni per le quali sono state comminate sanzioni amministrative per euro 16.500 a carico dei titolari di esercizi di ristorazione e sequestro di circa un quintale e mezzo di prodotto ittico rinvenuto in assenza di documentazione comprovante la provenienza dello stesso e pertanto in dubbia provenienza.
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