Il pianista Maurizio Mastrini ospite della Fondazione Progetto Musica Basilicata
- Post 20 Marzo 2018
Il pianista umbro, noto al pubblico internazionale per essere l’unico ad avere un repertorio “al contrario” , eseguirà alcuni dei brani più noti della letteratura pianistica, prima nella versione originale e successivamente in una versione “rovesciata”, ossia partendo dall’ultima nota sino ad arrivare alla prima, evidenziando come nelle grandi opere musicali si trovi sempre grande musica anche quando cambia la prospettiva di veduta.
Il pianista, dunque, si esibirà Giovedi 22 Marzo alle ore 19 presso il nuovo Cine Teatro” Gian Maria Volonte’” di Craco , con il Patrocinio della stessa Amministrazione Comunale ,mentre venerdì 23 terrà alle ore 18 una lezione-concerto presso il suggestivo Palazzo Baronale di Scanzano Jonico.
A rendere possibile questa straordinaria iniziativa la Fondazione”Progetto Musica Basilicata”, ente i cui Soci sono i Comuni di Scanzano Jonico, Montalbano Jonico, Tursi e Sant’Arcangelo, in collaborazione con l’Istituto Musicale “G.M.Trabaci”.
Un’ evento eccezionale per la sua importanza ma ordinario per la Fondazione che tra le sue finalità prevede oltre alla formazione musicale professionale ,grazie al costante supporto dello stesso Istituto Trabaci ,convenzionato con il Conservatorio Statale di Matera e con la Scuola di Musica di Fiesole,anche una serie di attività culturali nella prospettiva di inserirsi in un filone ampio che veda non soltanto Matera capitale europea della cultura 2019 ma anche zone assai importanti della Regione quali il Metapontino e la Valle d’Agri.
Maurizio Mastrini è uno dei maggiori pianisti e compositori incontaminati del panorama musicale e strumentale internazionale.
Ciò lo rende incontaminato nelle sue creazioni e carico di emozioni che trasmette con le sue composizioni.
E’ stato definito “cuore selvaggio” per questo suo modo di essere e vivere un po’ “solitario” ma con un cuore che quando lo senti suonare esprime emozioni a tutto tondo.
Le sue composizioni sono un anello di congiunzione tra i canoni classici della musica e la nuova Musica Classica Contemporanea, attraverso uno studio di ricerca colto ed emozionale, che si fonde, in alcune frasi, con la dodecafonia, ma senza recepire la durezza armonica di quest’ultima.
Molte composizioni sono minimaliste, altre hanno una concezione matematica, alcune fatte di pochissime note “…anche poche note possono far emozionare e far piangere una persona” sostiene il maestro, altre invece presentano una tale abbondanza di suoni da far pensare a un’orchestra.
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