22Dicembre2024

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Morte Antonio Melfi. Cgil Matera: "Certe tragedie non sono più accettabili"

La notizia dell’incidente mortale sul lavoro che ha coinvolto Antonio Melfi, lavoratore LSU, addetto al servizio di raccolta dei rifiuti, presso il Comune di Pisticci, pone alla ribalta un tema che non può essere trascurato e che deve essere la priorità in ogni contesto lavorativo: la sicurezza del lavoro e sul lavoro.
In un epoca in cui il lavoro è poco, la precarietà la fa da padrona, fatti come quello accaduto a Pisticci non dovrebbero accadere, certe tragedie non sono più accettabili.
Questo lavoratore, precario, LSU, senza tutte le tutele che sono previste per i lavoratori dipendenti, pur svolgendo Antonio Melfi mansioni pari ai lavoratori subordinati assunti per quella mansione, ha ricevuto al danno di essere da tempo precario anche la beffa: è morto sul lavoro mentre svolgeva il suo lavoro quotidiano.
La provincia di Matera è stata macchiata da una tragedia che non doveva accadere perché il lavoro deve essere fonte di vita e non di morte, si deve potere vivere di lavoro e non morire.
Siamo vicini ai familiari e agli amici del lavoratore Antonio Melfi ed esprimiamo loro tutto il nostro cordoglio.
Siamo fiduciosi nel lavoro di indagine che svolgerà la Magistratura a cui chiediamo di accertare le cause che hanno determinato questa ennesima e grave tragedia.
Questo terribile evento mortale ci chiama tutti, ciascuno per il ruolo ricoperto, ad essere maggiormente operativi e attenti in tema di sicurezza sul lavoro e di prevenzione di infortuni.
Bisogna fare di più di quanto finora si è fatto poiché fatti così tragici non avvengano mai più.
Gli organi preposti alla vigilanza devono essere potenziati perché occorre che i controlli siano più frequenti e la vigilanza sia costante.
La sicurezza sul lavoro e del lavoro è un diritto irrinunciabile per i lavoratori: questa deve essere una realtà da praticare, ogni giorno, ogni istante, su ogni posto di lavoro e non solo un obiettivo da raggiungere.
Nel comparto dell’igiene ambientale non si può abbassare la guardia ma anzi elevarla dato il contesto particolare in cui i lavoratori operano e i mezzi di cui essi si avvalgono.
Il mondo del lavoro, ancora una volta, diventa campo di battaglia e miete una sua vittima; non possiamo accettare ciò con rassegnazione ma impegnarci tutti affinchè il lavoro sia sicuro, non precario e soprattutto fonte di affermazione della dignità delle persone e non di morte.
E’ necessario, e non più rinviabile, guardare con più attenzione e coraggio anche a strumenti che possano consentire la stabilizzazione di lavoratori che, come Antonio Melfi, sono impegnati in attività utili nelle nostre comunità: Antonio Melfi muore di lavoro, precario, non stabilizzato. Egli però era un lavoratore a tutti gli effetti per soli 500 euro al mese. E’questo è davvero inaccettabile.
Al Comune di Pisticci chiediamo un impegno reale per la stabilizzazione dei LSU  che sono, come Antonio Melfi, lavoratori a tutti gli effetti.

 

Il Segretario Generale Cgil Matera
M. Manuela Taratufolo

Il Segretario Generale Fp Cgil Matera
Vito Maragno