16Settembre2024

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Esplosione Cammarelle: dissequestrati i locali, ma le cause restano ignote

Sono stati dissequestrati i quattro locali interessati dalla spaventosa esplosione di via Giulio Cesare che si verificò nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2011 a Pisticci centro. Resta, invece, il silenzio sulle cause che la determinarono. Il provvedimento relativo alla revoca della ordinanza di sequestro è stato infatti emesso dalla Procura della Repubblica di Matera. A darne la notizia il Commissariato della Polizia di Stato di Pisticci guidato dal Gianni Albano.
Alcuni dei proprietari degli immobili interessati hanno già iniziato i lavori interni di ristrutturazione e di messa in sicurezza, dopo essere stati autorizzati dall'Ufficio Tecnico Comunale, che al termine dei lavori, dopo regolare sopralluogo, rilascerà attestato all'uso degli stessi. Tutto ciò, anche a salvaguardia dei piani superiori.
Dopo circa 4 anni da quella spaventosa esplosione, quella del dissequestro dei locali di via Giulio Cesare è la prima buona notizia di una vicenda dolorosa avvolta dal mistero. Uno scoppio - ricordiamo - avvenuto nel cuore della notte, intorno alle ore tre, il cui potente boato fu registrato fino a Tinchi e nella Valle del Basento e del Cavone, da Pisticci Scalo a Paolone e a Craco Peschiera, che devastò  appunto alcuni locali a piano terra e primo piano del popoloso rione "Loreto - Cammarelle". Scoppio che determinò lo squarcio di uno stabile in cui, per fortuna, rimasero ferite solo alcune persone con il danneggiamento di una ventina di automezzi parcheggiati nel sottostante  piazzale, di cui 3 appartenenti tutti ad una sola famiglia, la Musicco.
Un lunghissimo lasso di tempo ancora insufficiente a chiarire il mistero di quella deflagrazione che squarciò il silenzio di una tranquilla notte divenuta in un attimo tormentato ricordo per un quartiere che visse momenti altamente drammatici.
In questi quasi 4 anni siamo ritornati più volte sulla vicenda, senza, però, poter dare le spiegazioni che tutti si attendevano ed attendono ancora. Le uniche notizie in nostro possesso, sugli accertamenti da parte di organi preposti, si fermano a circa due anni e mezzo fa, precisamente al 2 ottobre del 2012 quando presso la Sezione Speciale Indagini Esplosivi ed Infiammabili del Servizio della Polizia Scientifica di via Tuscolana 1548 a Roma, furono effettuati particolari accertamenti tecnici di natura non ripetibile su ulteriori campioni di materiali prelevati agli interni dei locali oggetto di scoppio. Una informativa in tal senso, da parte del Commissariato della Polizia di Stato di Pisticci, diretto allora dal Giuseppe Persano, era stata notificata a tutte le parti offese che proprio in seguito alla deflagrazione avevano subito danni ad immobili e a mezzi di trasporto.
Tutti gli aventi diritto - informava l'atto di notifica - potevano presenziare alle operazioni, con la facoltà di farsi assistere da difensori e da consulenti tecnici di fiducia. Un analogo accertamento, e sempre alla presenza delle persone interessate appositamente invitate, era stato effettuato, sempre nella capitale, nel mese di settembre dell'anno prima. Purtroppo, a distanza di tanto tempo, l'esito di quegli accertamenti  tanto attesi dalla gente del posto, non è stato reso noto.
 Ora il fatto che si è proceduto al dissequestro dei locali interessati allo scoppio, potrebbe significare che  presto qualcosa di ufficiale potrebbe essere portato a conoscenza.

Michele Selvaggi