Esplosione Cammarelle, dopo 4 anni il pm chiede l'archiviazione. Le cause restano ignote
- Post 28 Agosto 2015
Il Pubblico Ministero, dottoressa Annunziata Cazzetta - Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Matera - ha infatti presentato al Giudice per le Indagini Preliminari, richiesta di archiviazione del caso. E ciò evidentemente, dopo le conclusioni a cui è giunto il consulente di Ufficio, l’ingegnere Michele Colella.
Nel frattempo, tuttavia, le 13 persone offese, quelle alle quali lo scoppio aveva procurato danni - regolarmente informate attraverso il Commissariato di Polizia di Pisticci circa la avvenuta richiesta di archiviazione – potrebbero, ciascuna, presentare richiesta motivata di prosecuzione delle indagini (alcuni, si ha notizia, lo avrebbero già fatto).
L'avviso, infatti, riporta il preciso avvertimento che nel termine di 10 giorni (per alcuni il termine è di 20 giorni) vi è la facoltà di prendere visione degli atti ed agire di conseguenza.
Quella legata allo scoppio fu vicenda dolorosa. Il suo potente boato fu registrato fino a Tinchi e nella Valle del Basento e Cavone, squarciò il silenzio di una tranquilla notte di fine primavera che difficilmente potrà essere cancellata dai ricordi di un intero quartiere.
La deflagrazione, come si ricorderà, devastò uno stabile a piano terra di via Giulio Cesare e diversi locali attigui del popoloso rione "Loreto" alla periferia nord dell'abitato. Per miracolo, rimasero ferite solo alcune persone, oltre al danneggiamento di una ventina di auto tutte parcheggiate nel piazzale attiguo, di cui 3 appartenenti ad una sola famiglia, la Musicco.
Michele Selvaggi
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