'Materia tra cielo e terra. Dialoghi impossibili'. A Matera la mostra di Irene Albano
- Post 17 Maggio 2019
Irene Albano, un’artista che non finisce mai di stupirci. In questi giorni a Matera, fino a sabato 18 maggio - si può visitare “Materia tra cielo e terra. Dialoghi impossibili”.
Una interessante mostra antologica dell’artista pisticcese ospitata presso la galleria Studio di Arte Visiva “Grieco – Collezione Donna - di via XX Settembre, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 21. La rassegna è stata presentata con i saluti del sindaco di Matera Raffaello De Ruggeri, l’imprenditore Maurizio Grieco e gli interventi dell’artista Salvatore Sebase e del giornalista Pasquale Doria con le conclusioni della stessa artista, alla presenza di un pubblico attento e competente. Un’ altra occasione particolarmente importante per la pittrice di Marconia, per presentare e far conoscere i suoi originali lavori in uno dei posti più emblematici della cultura lucana, in un momento felice per questa città, “ Capitale Europea della Cultura 2019” . La mostra dell’Albano, si riferisce in particolare ai lavori degli ultimi anni della sua lunga e apprezzata carriera di artista e comprendono una preziosa collezione di apprezzate opere, alcune inedite, che va ad aggiungersi, a quello straordinario “ esercito” di quadri che arredano i salotti di tante nostre case.
Autentici capolavori selezionati dall’artista per offrirci il meglio di una preziosa serie dei suoi lavori di primo piano, compresi quelli con un tema dominante, frutto di un’arte figurativa, figlia di una nuova tecnica mista su tavola. Una novità assoluta parecchio ammirata dal numeroso pubblico che l’ha già visionata durante le diverse altre esposizioni. ” Irene Albano – spiega Fiorella Fiore – ha fatto della materia il medium prediletto per esprimere la sua poetica. Terra, polvere, fuoco, sono gli elementi che ricorrono più spesso e che si amalgano all’acrilico steso a volte con colpi di pennello corposi, decisi, audaci, altre con velature delicate che si sovrappongono tra di loro, creando nuovi effetti tra luce e colore”.
Michele Selvaggi