23Dicembre2024

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Nasce a Pisticci l'associazione “I Lu-Cani”, quando l'uomo diventa il miglior amico del cane

E l'uomo incontrò il cane che divenne l'animale domestico per antonomasia. Non sempre, però, il rapporto tra padroni e “familiari a quattro zampe” può definirsi sano e leale. Spesso i cani accolti fra le mura domestiche sviluppano forme di stress derivanti dalla vita all’interno di una società urbanizzata che, come tale, è innaturale per qualsiasi animale.     
Nasce da queste riflessioni l'idea di un gruppo di cittadini pisticcesi di costituire l'associazione sportiva dilettantistica “I Lu-Cani” con lo scopo di favorire il benessere dei cani attraverso la conoscenza delle loro esigenze biologiche e delle loro caratteristiche comportamentali. Nel vocabolario dei soci è bandita la parola “addestrare” sostituita dal termine “educare”: non si tratta di sfumature linguistiche di poco conto, ma di due approcci assolutamente antitetici tra loro. A spiegarne le differenze fondamentali è Giuseppe Cavallo, vicepresidente de “I Lu-Cani” e educatore cinofilo di III livello che da anni cerca di capire cosa significa stare “all'altro capo del guinzaglio". Il codice deontologico dell'Apnec (Associazione professionale nazionale educatori cinofili), di cui è l'unico referente nella provincia di Matera, prescrive, infatti, che nella pratica di educazione e terapia comportamentale vengano utilizzate metodiche di apprendimento naturali basate sulla sequenza stimolo-risposta-rinforzo, evitando assolutamente l’uso della coercizione. Si tratta del cosiddetto “metodo gentile” che, attraverso il gioco e la somministrazione di premi, promette di raggiungere gli stessi risultati altrimenti ottenuti con l'uso di collari a strozzo e a strangolo, sebbene in tempi più lunghi. Educare un cane non significa solo insegnare i classici comandi “seduto” e “a terra”, ma soprattutto far loro sviluppare quelle competenze sociali che gli consentono di stare con i propri simili e con l'uomo senza stress e senza ansia.
“La nostra associazione – afferma il presidente Tommaso Gioia -  si basa sul rispetto dell'alterità dell'animale. C'è chi è convinto che gli uomini siano superiori ai cani, qualcun altro, al contrario, ritiene che gli animali siano migliori delle persone, noi invece crediamo che bisogna semplicemente prendere atto di una diversa modalità d'essere, impegnandosi a rispettarla. E siamo certi, inoltre, che gli sport cinofili possano essere un valido strumento di formazione psico-fisica e morale dei nostri soci”.
“Finalmente anche le disposizioni normative in materia si basano sul concetto di proprietà responsabile e individuano veri e propri doveri a carico dei detentori di cani. In Basilicata, però, la cultura cinofila è ancora poco sviluppata”, aggiunge Cavallo. Eppure, secondo i dati riportati sul sito del Ministero della Salute (aggiornati al 4 novembre 2011), sarebbero 52.456 i cani iscritti all'Anagrafe Animali d'Affezione della Basilicata, ovvero un amico a quattro zampe ogni 11 lucani: verosimilmente e approssimativamente, escludendo dal calcolo gli animali non microchippati, nella nostra regione, in una famiglia su tre vivono coinquilini scodinzolanti.   
L'associazione sportiva dilettantistica “I Lu-cani”, la cui sede operativa si trova a Marconia, in contrada Cesine, si conforma alle norme e alle direttive del Coni, nonché agli statuti e ai regolamenti del Centro Nazionale Sportivo Libertas. Per ulteriori informazioni è possibile inviare una e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare ai numeri 331/7190023, 339/2206463.

Marika Iannuzziello