'Matera 2019 occasione persa per il territorio'
- Post 13 Luglio 2019
Ma, a conclusione dell'anno fatidico, si prende atto che si è giocato su modesti obiettivi. Il collegamento ferroviario a Ferrandina Scalo (di là da divenire e soltanto se la linea TA-PZ-SA diventi una struttura all'altezza dei tempi con il superamento del binario unico e il suo potenziamento) ha assunto uno scopo tanto prioritario da assorbire altre significative preminenze e trascurare le altre innumeri potenzialità del territorio.
La battaglia per la linea ferroviaria mancante faceva passare tutto in sottordine e ignorare l'aeroporto di Pisticci Scalo che per i suoi risvolti turistici e commerciali e per la valorizzazione dell' intero arco ionico sarebbe stato il nodo di svolta della sola traiettoria di sviluppo credibile.
Il turismo culturale non può limitarsi a Matera e la sola prospettiva del riscontro immediato è stata anteposta ad una visione più larga che desse la giusta visibilità anche ad altre realtà.
È mancato l'aggancio alla storia della Magna Grecia con la valorizzazione turistica delle sue spiagge e dei resti di quella splendida civiltà ben documentate non solo dalle rovine e nei musei di Metaponto e della Siritide di Policoro.
Si è privilegiata l'area barese che non è la provincia di Matera e Matera città non è il suo territorio provinciale.
Le grandi e inespresse potenzialità dell'area metapontina e dell'intero arco ionico ancora una volta sono state ignorate e umiliate.
Se essere "capitale della cultura" significa soprattutto sviluppo e rilancio per l'economia di un territorio, mancano risultati solidi e di lunga durata, strutturali, rispetto a quelli effimeri e deludenti,essendo mancata una progettualità che modificasse in maniera rilevante e consistente la linea di sviluppo della città e dell'intero territorio provinciale.
Da una classe politica inadeguata ci si poteva attendere di più? O forse si è caricato troppo di contenuti quel riconoscimento?
Antonio Lapadula