“Per ottobre sarà pronto un bando per l’affidamento ventennale della pista Mattei: ce lo chiede l’Enac (Ente nazionale aviazione civile, ndr) e credo sia l’unico modo concreto per promuoverla ad aeroporto”. L’impegno è di Nicola Benedetto, assessore regionale alle Infrastrutture, forse uno dei pochi politici lucani a credere davvero nella struttura basentana. “Da un’interlocuzione con l’Enac – ha spiegato l’imprenditore di Pisticci “prestato” alla politica – è emerso chiaramente che l’unico modo per arrivare, in concreto, alla trasformazione della pista in aeroporto di terzo livello è quello di affidarne la gestione per un periodo che va dai 15 ai 20 anni. In buona sostanza – ha aggiunto Benedetto – tutto quello che è stato fatto fino ad ora, compreso l’affidamento per un triennio che poi ho personalmente prorogato per altri 6 mesi, non serve a nulla in ottica promozione della pista. Purtroppo, quando sono stato nominato assessore ho dovuto dapprima capire come stavano davvero le cose e poi procedere: gli uffici mi fornivano pareri contrastanti e mi son dovuto industriare per sgombrare il campo da tutti gli equivoci e comprendere la reale situazione. Ora, anche grazie all’avvenuta caratterizzazione di una parte dell’area e alla bonifica che sarà effettuata, potremo procedere con un passo diverso”.
Assessore, è facile obiettare che ormai si è in campagna elettorale: non è che si tratta di una promessa in vista delle non lontane consultazioni? “Non ho bisogno di fare certe cose per prendere voti: i suffragi li ho già e quello che faccio lo faccio per dare finalmente realtà a un sogno che poteva diventare un incubo. Penso e spero che con il nuovo bando, che, lo ribadisco, sarà pronto al massimo a ottobre, saranno numerose le compagnie che si contenderanno la gestione della pista. La strada da seguire è questa e io intendo farlo fino in fondo”.
Insomma, a sentire Benedetto finalmente quella che era e rimane una grande incompiuta, potrebbe finalmente diventare una realtà importante per tutta la Basilicata. O, se non altro, per quella parte della regione che lo vorrà. Non va infatti dimenticato che buona parte del Potentino sembrerebbe spingere verso altre soluzioni che si chiamano Pontecagnano e, dunque, Campania. Oltre alle proverbiale difficoltà logistiche, dunque, la pista Mattei deve guardarsi anche da una volontà politica regionale che, come spesso è accaduto, va in direzione opposta a quella della logica.
Piero Miolla
pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno