'Momento eccezionale, serve una coalizione di larghe intese'. La proposta di Lazazzera
- Post 07 Febbraio 2016
Più che ad una sua candidatura, Lazazzera dà priorità ad una riflessione sulle cose da fare e si rende promotore di una proposta, proprio alla luce della premessa congiuntura sfavorevole e particolarissima: “Credo che ci sia bisogno in questo momento storico di aprire una fase di dialogo che vada oltre gli schemi dell’appartenenza politica. Considerata la drammaticità della situazione in cui versa l’intero territorio comunale ritengo occorra cercare di cogliere questa occasione elettorale per riappacificare sentimenti ed animi al di sopra delle possibili ingerenze post ideologiche e individuare le migliori intelligenze per cercare di favorire il rilancio del nostro territorio. Occorre che i soggetti politici si incontrino fra loro, assieme ai cittadini, per sviluppare un percorso di confronto e dialogo, al termine del quale individuare quelle persone che sappiamo portare avanti con educazione e rispetto, ma anche con determinazione, i progetti di rilancio e sviluppo di Pisticci fino a Roma ed a Bruxelles. C’è bisogno – prosegue Lazazzera – di una nuova classe politica, che sia capace di amministrare e che può avere origine da questo percorso di democrazia partecipata. In questo contesto, se ritenuto di ostacolo, sono disponibile a fare un passo indietro”.
Fra le capacità più importanti c’è sicuramente quella di saper intercettare, attraverso idee originali e convincenti, le potenzialità di Matera 2019. E’ chiaro che l’amministrazione di Pisticci 2016-2021 ha il compito di trasformare questa potenzialità in risultati concreti e dovrà saper dialogare. “Matera 2019 – commenta Lazazzera – è occasione di rilancio da cui la nostra provincia rischia di essere esclusa a tutto vantaggio della Puglia. Il nostro territorio, invece, ha tanto da offrire in chiave turistica ed attraverso il turismo è possibile scoprire i nostri prodotti agricoli”.
C’è poi l’esigenza di restituire primato alla politica se è vero che “veniamo da cinque anni di democrazia ridotta al lumicino, con i consigli comunali ridotti all’essenziale e spesso richiesti dall’opposizione e questioni prioritarie che restano in coda come il regolamento urbanistico, di cui non si è mai parlato. Do atto all’amministrazione di aver rimosso il vincolo nel Dirupo, ma non basta, perché il rione va riqualificato e reso attrattivo e da esso vanno ricreate le condizioni perché si torni ad investire sul territorio”.
Le sfide all’orizzonte sembrano ammettere quella dell’ultima spiaggia come una dimensione verosimile. All’eccezionalità del momento, secondo Lazazzera, deve corrispondere l’eccezionalità di una proposta politica. La spinta ha connotazione fortemente ideale e dovrà fare i conti con un panorama politico estremamente frammentato, che va nella direzione contraria.
Roberto D'Alessandro
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