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Lucia, la signora albanese amica dei gatti

Gatti randagi, senza padrone, cibo e fissa dimora. Tranquilli, c’è chi pensa a loro. Una storia, quella che raccontiamo, che sa tanto da “Libro cuore” con protagonista una  signora di origine albanese, Lucia Ademi di Tirana, a Pisticci da oltre 18 anni e che non torna nella sua terra da circa 14.
Grande lavoratrice, affabile con tutti e dai modi gentili, senza un lavoro fisso, vive alla giornata. Ma la sua vita è legata soprattutto ad una specie di missione che l’accompagna da circa quattro lustri, o meglio da quando ha messo piede nella nostra città.     
“Lo facevo tutti i giorni già a Tirana  - ci dice – e da quando sono a Pisticci non ho potuto fare a meno di dedicarmi come allora, a piccole bestie come i gatti randagi, che non hanno un padrone, una casa o un po’ di cibo da mettere in bocca e sopravvivere, giorno per giorno. Un’opera che mi ha sempre impegnata sin da ragazza a favore di chi ha bisogno, e che non ho interrotto e continuato in questa città che mi ha accolta e che è la mia seconda patria”.     
Ma in particolare, cosa fa la signora Lucia? E’ presto detto. Teatro del suo intervento, un angolo di piazzetta Cammarelle - Loreto, nella parte nord dell’abitato pisticcese, lontano da dove abita. E’ lì che tra le ore 18 e le 18,30 di ogni giorno, col sole, con la pioggia o con la neve, senza che qualcuno li chiami, puntualmente si raduna un certo numero di gatti, in attesa dell’arrivo della  signora albanese che porta con se una borsa con i viveri che poi dispensa agli innocui animali che sono li, come bimbi che aspettano ansiosi la pappa dalla  mamma.     
Ogni giorno una scena uguale ma anche toccante, con questa persona che dedica tutta la sua attenzione ad un gruppo (a volte sei, sette, ma anche di più) di  gatti e gattini della zona che, ad un’ora precisa della giornata, sanno di poter contare su una “benefattrice” che a loro ormai ha dedicato tutto un suo modello di vita.     
Noi che abitiamo nei pressi e che quasi quotidianamente siamo testimoni di questo gesto di generosità, di amore e di amicizia verso gli animali, segnaliamo il fatto a chi di dovere, perché  qualcuno, per un riconoscimento, si ricordi di questa straordinaria donna della nostra comunità  che a sue spese, evidentemente anche a costo di grandi sacrifici, dedica la sua vita ad assistere i gatti randagi.

Michele Selvaggi