TerreJoniche, 5 anni di lotte e proposte. Fabbris saluta, Katya Madio nuovo portavoce
- Post 02 Marzo 2016
Da quei momenti drammatici molto è stato fatto, in termini di distribuzione di risorse e assetto idrogeologico.
“E’ assolutamente indispensabile sottolineare” afferma Katya Madio, nuovo portavoce “quanto importante in tutti questi anni sia stato il ruolo del Comitato TerreJoniche nelle nostre vite e per questo territorio perchè ha fatto crescere la percezione del valore strategico della messa in sicurezza dei fiumi e dei versanti nell’opinione pubblica. Molti di noi che sono entrati nel comitato per necessità sono parte, oggi, di una comunità per convinzione e per scelta”.
Tuttavia molto ancora resta da fare e per questo il comitato ieri, durante l’assemblea tenuta alle Tavole Palatine si è dotato di un nuovo coordinamento che amplia e fortifica il preesistente e assume Katya Madio come nuovo portavoce.
Il coordinamento ha inoltre deciso di istituire due comitati tecnico-scientifici che lavoreranno sull’assetto idrogeologico e la gestione del territorio, e sui fiumi e la programmazione territoriale.
Nuovo fronte della vertenza del Comitato TerreJoniche sarà la frana di Montescaglioso, che rappresenta ancora una ferita aperta e mai sanata nel territorio.
Montescaglioso infatti, diventerà il luogo della prossima assemblea decisa dal Comitato TerreJoniche e prevista entro due mesi.
Lo storico portavoce di TerreJoniche affida a facebook il suo messaggio di buon lavoro a Katya Madio
Da oggi non sono più il portavoce del Comitato TerreJoniche. Da oggi lo è Katya Madio e, scusatemi se lo esprimo senza falso pudore, provo un profondo orgoglio. Katya, che sarà supportata nel suo lavoro da un bel gruppo, è una donna dalla sensibilità, curiosità, capacità fuori dal comune che è cambiata e cresciuta in una esperienza collettiva che lei stessa ha contribuito in maniera decisiva a plasmare.
E' stata nell'ombra e lontana dai riflettori, facendo un lavoro minuto e decisivo per il Comitato TerreJoniche osservando, discutendo, domandando, studiando, scrivendo e... imparando nella scuola della lotta a diventare leader in una esperienza di partecipazione.
Oggi, per me, finisce un ciclo di 5 anni di lavoro sociale. Abbiamo iniziato con persone di questo territorio (come di tanti altri del resto) divise, diffidenti, deboli, piegate. Uomini e donne che abitano e vivono nello stesso territorio che non si conoscevano. Oggi si ri/conoscono, hanno deciso di essere comunità per scelta e stanno imparando ad essere coscienti di se e dunque forti.
Questa comunità non ha più bisogno di un portavoce come me, ha bisogno di dire e pronunciare direttamente le parole che ha imparato ad usare, di farlo in maniera unita e plurale guardando dritto negli occhi colui o colei cui sono rivolte, senza delegare oltre.
Questa Comunità ha bisogno di tanti nuovi leader per far avanzare il suo progetto di sindacato di comunità e della partecipazione, delle idee, della vita, della forza di nuovi referenti sociali.
Auguri per il lavoro che il nuovo gruppo di coordinamento saprà certamente fare e auguri in particolare a Katya. Io sono con voi per condividere la lotta che ancora ci aspetta, le proposte che sapremo avanzare e i percorsi che costruiremo. Seguimos