22Dicembre2024

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Frana causata dall'erosione degli scarichi

La frana lungo il costone argilloso del fosso che si affaccia sul versante sud dell’abitato di Pisticci è strettamente connessa allo scolo a cielo aperto della fogna di Pisticci che genera una forte erosione. Lo spiega nuovamente Michele Leone, che da tempo ha approfondito il tema della fragilità idrogeologica del centro jonico per i diversi ruoli professionali, amministrativi e politici svolti nella sua longeva carriera. Leone, tra l’altro già alto funzionario del Genio Civile di Matera e sindaco di Pisticci, oggi consigliere di opposizione, individua dunque nell’erosione degli scarichi a cielo aperto del centro abitato la principale causa del recente cedimento. “Si sta verificando – dice dopo il sopralluogo di stamattina – quello che era nell’ordine delle cose: se su una collina argillosa e con pendenze importanti si va ad aggiungere un carico idraulico quaranta volte superiore a quello naturale, si corre il serio rischio di accelerare fenomeni erosivi che, diversamente, si verificherebbero in tempi molti più lunghi. Parliamo degli scarichi fognari che comportano dei carichi idraulici determinati dalla presenza dell’uomo”.
Leone ricorda come intorno all’abitato di Pisticci ci siano otto scarichi, fra i quali quello del cosiddetto fosso Pisciacchio, che è il più grosso, “poiché raccoglie il 30% o il 35% del volume di acque rilasciate dall’abitato”.
“Recuperare questi scarichi – prosegue Leone – significa andare a contenere il 70% del fenomeno erosivo. Quel che serve è un progetto che vada ad intercettare questi scarichi con dei collettori che poi conducano le acque a valle. Oggi abbiamo tecnologie e materiali che non esistevano quando furono realizzate le fognature ed è possibile mettere in campo interventi efficaci”.
La diagnosi, insomma, “è chiara” e la soluzione del problema passa per attività di contenimento del rischio idrogeologico che “vanno perseguite attraverso un progetto ben preciso. Certo – aggiunge Leone – servono finanziamenti adeguati, ma la prima cosa da fare è proporre soluzioni. Va pure detto che degli otto scarichi che circondano l’abitato di Pisticci le priorità riguardano tre di essi, gli altri cinque possono essere trattati con tempistiche meno urgenti”.
Leone ammonisce anche rispetto alle reazioni emotive, spesso esaltate ai tempi dei social: “Le comprendo, ma la soluzione dei problemi va affidata a chi ha le competenze giuste. Occorre individuare questa situazione come una grande priorità che viene dal passato e riguarda il presente ed il futuro di Pisticci e di altri centri nelle stesse condizioni di Pisticci. Abbiamo tutti insieme il dovere di consegnare alle prossime generazioni il nostro centro storico in uno stato di integrità, diversamente rischiamo che scorra a valle. Su questo tema cruciale occorre che l’opinione pubblica sviluppi un diverso livello di sensibilità, mentre le istituzioni di tutti i livelli sono chiamate a perseguire politiche concrete ed efficaci di tutela del territorio”.

Roberto D'Alessandro