Good Family, a Tilt la cultura su misura
- Post 23 Gennaio 2015
Il sondaggio servirà infatti ad individuare gli stili di vita e le necessità di benessere e creatività di genitori e figli, informazioni utili a proporre attività su misura che potranno contribuire alla loro crescita sul piano fisico e psichico.
Già domenica scorsa, i locali del Tilt hanno ospitato 10 famiglie provenienti da tutta la Basilicata e dalla vicina Puglia che, grazie alla collaborazione con Casa Netural di Matera, hanno trascorso un'intera giornata alla scoperta del territorio e delle attività già proposte dal centro, che opera nel metapontino da circa 3 anni. Il loro feedback arricchirà l'indagine avviata e aiuterà a meglio definire un cartellone di iniziative che potranno spaziare dalle attività legate al benessere fisico, come lo yoga, ai laboratori dedicati a cinema, musica e arte in generale, dalle escursioni per conoscere il territorio alla realizzazione di veri e propri shop temporanei in cui barattare giochi e abbigliamento.
La strada della co-creazione di valore, combinata con l'idea di generare sviluppo in un territorio a partire dal capitale umano e dalle relazioni, è una risposta innovativa alle sfide poste dai numerosi cambiamenti in corso.
Secondo i dati raccolti dall'Istituto di statistica, nel 2011 le famiglie lucane hanno destinato a ricreazione e cultura soltanto il 6,4% della loro spesa totale. Con questa percentuale, calata rispetto al 7,3% del 2001, la Basilicata si colloca solo al 13° posto nella classifica nazionale, prima però fra le regioni del Mezzogiorno. Un dato, tuttavia, non molto incoraggiante, se si considera che la media nazionale, pari al 7,3%, è già di per sé inferiore rispetto a quella europea (8,8%). E' opportuno, inoltre, sottolineare che, secondo la classificazione Coicop, cui fa riferimento l'indagine Istat, le spese per servizi ricreativi e culturali comprendono quelli forniti da sale cinematografiche, attività radio televisive, discoteche, sale giochi, fiere e parchi divertimento, biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali e sportive, ma anche i compensi del servizio dei giochi d'azzardo (inclusi lotto, lotterie e sale bingo). Sarebbe interessante capire quali di questi abbiano portato la Basilicata a primeggiare nel Sud Italia.
Sempre analizzando i numeri di Noi Italia, si scopre che nella regione che nel 2019 ospiterà la Capitale europea della cultura, si legge poco (sia libri che quotidiani), non si va al cinema con una certa frequenza, lo sport viene praticato da una persona su quattro, ed internet non viene sfruttato al massimo nelle sue potenzialità per aggiornarsi.
E' su questo quadro non molto incoraggiante che gli operatori culturali del territorio dovranno riflettere, specie in vista dell'importante appuntamento del 2019. Da qui occorre ripartire, meglio se mettendosi in ascolto delle comunità. Tilt ci sta provando, chi volesse dare il suo contributo, potrà farlo cliccando sul seguente link http://www.centrotilt.it/questionario_goodfamily/
Marika Iannuzziello
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