24Dicembre2024

Download Template for Joomla Full premium theme.

Deutschland online bookmaker http://artbetting.de/bet365/ 100% Bonus.

Online bookmaker bet365

La chiesa di San Leone Magno a Metaponto ha un nuovo ‘luogo’ della Parola

Il nuovo ambone offerto dalla famiglia Cristella e progettato dall’architetto Renato D’Onofrio, è stato benedetto da Monsignor Salvatore Ligorio il 6 dicembre scorso, due giorni prima dell’apertura del Giubileo della Misericordia. Ho voluto che l’ambone venisse benedetto in questa straordinaria occasione per la Chiesa di Roma e ho gradito che lo facesse Monsignor Ligorio prima della sua partenza per l’Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano - Marsico Vetere, come ultimo atto ufficiale per la parrocchia di San Leone Magno a cui è stato molto vicino in questi anni. Proprio per legare l’ambone al Giubileo della Misericordia, sulla pedana è stata riportata la frase “MISERICORDIAS DOMINI IN AETERNUM CANTABO” (Canterò per sempre le misericordie del Signore) e, sotto di essa, il riferimento al Giubileo con la data di apertura: VIII – XII – MMXV A.D.
L’ambone rappresenta per noi Cristiani  il “Sepolcro vuoto” ma anche la “Parola rivelata” e proprio  quest’ultima è stata rappresentata dall’architetto attraverso i Quattro Evangelisti raffigurati sul fronte. Lo stesso Arcivescovo, durante l’omelia rivolta all’assemblea e soprattutto ai cinque cresimandi presenti, ha detto “(…) l’ambone è il simbolo del Santo Sepolcro da cui si eleva la Parola in esso depositata”.
Per “San Leone Magno”, l’architetto ha progettato una tribuna massiva e possente, una sorta di “luogo” ben distinto da altri “fuochi” liturgici presenti e assolutamente riconoscibile per forma, dimensioni e dettagli simbolici. Dalla relazione che l’architetto ha esposto dopo la sacra liturgia si apprende: “Il fronte è caratterizzato da una sorta di paliotto scalettato che in origine è stato pensato in Rovere naturale ma realizzato in Bronzetto per garantirne la durata nel tempo; la scalettatura rappresenta grandi “fogli” che pendono dal lettorino superiore, quelli su cui idealmente sono stati scritti i Vangeli e su cui vengono posti quotidianamente per essere presentati al popolo di Dio. Su ogni campo è il simbolo di un evangelista e la superficie è stata calcolata in proporzione ai capitoli del Vangelo corrispondente: Matteo 28, Marco 16, Luca 24, Giovanni 21”.
L’ambone, realizzato presso la marmeria di Michele Iurino (Gravina in Puglia) con la supervisione dell’architetto, è in pietra Mazzaro di Gravina mentre il paliotto è in marmo Bronzetto. Ancora dalla relazione progettuale si apprende che “(…) i simboli degli evangelisti sono stati realizzati a basso rilievo con pantografo e rifiniti a mano. Le epigrafi sulla pedana sono state pantografate sul Mazzaro; i solchi delle lettere sono stati successivamente occupati da identiche lettere in acciaio inox cromato”.
La nuova “mensa della Parola” è stato pensata in modo che, in caso di ristrutturazione della chiesa e di nuova interpretazione del presbiterio, possa essere smontato e rimontato su una base da addizionare. L’architetto che ha già progettato la futura base, l’ha pensata in pietra scura (Piasentina, Santafiora o comunque a grana fine a seconda delle scelte progettuali) per rappresentare il Vecchio Testamento su cui si innesta il Nuovo Testamento già rappresentato in questa occasione.    
Alla redazione del progetto, con l’arch. Renato D’Onofrio hanno collaborato l’ing. Raffaele Marra e il geom. Giovanni Battista Castellucci.

Don Rosario Manco
Parroco di San Leone Magno in Metaponto