24Dicembre2024

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Riapre la Cattedrale di Matera. Renato D'Onofrio ha diretto i lavori

Il prossimo venerdì 26 febbraio, alle ore 17, dopo circa 10 anni di chiusura, e dopo importanti lavori di restauro che hanno valorizzato tanto gli interni tardo barocco, quanto gli esterni ancora rigorosamente romanici, sarà riaperta al culto e alla comunità la  Basilica – Cattedrale di Matera, che, da sempre, ospita la statua della Madonna della Bruna, veneratissima dal popolo materano.
Come spiega un documento della Curia, in quella occasione si parlerà degli interventi di restauro appena terminati, con l’intervento, tra gli altri, di don Michele Leone, Direttore dell’Ufficio Tecnico Diocesano e monsignor Pierdomenico Di Candia, Vicario e Amministratore dell’Arcidiocesi di Matera e Irsina. Con loro interverranno il prof. Amerigo Restucci dell’Università di Venezia, il prof. Paolo Rocchi della Sapienza di Roma, il sindaco di Matera Raffaello De Ruggeri, il dottor Paolo Verri (direttore della fondazione Matera – Basilicata 2019), il Governatore della Regione Basilicata Marcello Pittella e monsignore Salvatore Ligorio che, prima di essere nominato arcivescovo Metropolita di Potenza, è stato arcivescovo di Matera impegnato in prima persona a seguire i  lavori di restauro della cattedrale.     
Il 5 marzo alle ore 17, invece, sarà aperta la Porta della Misericordia dello stesso tempio, con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità. Sarà quella l’occasione per la celebrazione del rito della dedicazione del nuovo altare. Tutta l’opera è stata realizzata su progetto definitivo dell'architetto Renato D'Onofrio, la cui gara bandita di progettazione è stata aggiudicata all'Impresa D'Alessandro Restauri s.r.l. e al gruppo di elaborazione che ne faceva parte, capeggiato dal prof. architetto Giovanni Carbonara.     
Il cantiere è durato poco più di un anno e ha visto l'impegno di numerosi professionisti e maestranze ognuna con competenza in specifici ambiti di restauro architettonico e artistico. Hanno prestato la loro opera falegnami, vetrai, restauratori di pitture, legni, stucchi, cartapesta, ecc., ma hanno lavorato impiantisti e muratori esperti nei vari settori di un cantiere di restauro. Notevole è stata l'impalcatura esterna che, oltre a permettere alle maestranze e operai di lavorare in sicurezza, ha consentito di proteggere le coperture del monumento da eventuali piogge durante le lunghe fasi della lavorazione.    
L'architetto Renato D'Onofrio, già selezionato in un concorso ad inviti per la redazione del progetto definitivo, ha diretto i lavori in cantiere e ha coordinato la sicurezza. Oltre al capogruppo prof. Giovanni Carbonara, nel team di progettazione vincitore del concorso per il progetto esecutivo erano l'ingegnere Andrea Giannantoni, l'ingegnere Fabrizio Menghini, l'architetto Leonardo Nardis, l'architetto Francesca Contuzzi, l'architetto Corin Frasca, e tra i consulenti erano lo stesso Carbonara, la dottoressa Grazia De Cesare, padre Corrado Maggioni (aspetti liturgici), prof. Paolo Iacomino (arredi sacri), Barthélémy Formentelli (organaro e cembalaro), geologo Angelo Capodilupo per quanto riguarda gli aspetti geologici. In cantiere, l'architetto D'Onofrio è stato affiancato dal prof. Rocchi, ingegnere Antonello Pagliuca e architetto Francesca Contuzzi. Il Responsabile Unico del Procedimento che ha coordinato le relazioni con la Regione Basilicata, soprattutto con la dott.ssa Patrizia Minardi, è stato l'ingegnere Laura Montemurro. I lavori sono stati seguiti dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Basilicata ed in particolare dal Soprintendente architetto Francesco Canestrini.
Dopo circa dieci anni, quindi, la comunità cristiana della Diocesi di Matera-Irsina ha nuovamente la sua Cattedrale, punto di riferimento per la città e per l'intero territorio.

Michele Selvaggi