“L'esito del voto del 24 e 25 febbraio richiede una approfondita riflessione per coglierne le ragioni e tentare soluzioni. Analisi affrettate, superficiali e di circostanza, questa volta non saranno sufficienti a tracciare la via maestra per riconquistare la fiducia dei cittadini, il cui disagio, inizialmente espresso con un progressivo aumento del partito del non voto, che ha garantito un sostanziale equilibrio, a stagioni alterne, tra centro-destra e centro-sinistra, oggi si trasforma in un grande momento di denuncia che fa vacillare il sistema consolidato dei partiti tradizionali”. Lo dichiara in una nota Pasquale Bellitti, segretario Pd della provincia di Matera.
"Il cittadino, - prosegue - avvalendosi dello straordinario potere che la libertà di voto gli attribuisce, lancia la sfida ad un sistema identificato indiscriminatamente come il padre della crisi strutturale, e non solo economica, che oggi attanaglia il Paese. La reazione all'indifferenza e all'indolenza di certa politica che negli anni ha fatto brutta mostra di se' occupando gli spazi del diritto, della democrazia, dell'equita', della solidarietà, per necessità di bottega e di casta, oggi, nel pieno della più grave crisi del dopoguerra, travolge tutto ciò che viene assimilato alla politica, intesa come mera espressione e gestione di potere”.
"In riferimento al ruolo del partito democratico, - sottolinea Bellitti - la priorita' assoluta va data ad una organizzazione che rimetta in moto il territorio, dando spazio e voce a nuovi protagonismi emersi anche dalla straordinaria esperienza delle primarie. Un partito in grado di creare una maggiore integrazione e sintonia con i circoli, con i quali individuare criticità, peculiarità e soluzioni adeguate per i singoli territori, rifuggendo da desuete e inopportune logiche di filiera con selezione delle classi dirigenti improntata sempre più a criteri meritocratici".