Politiche energetiche: Pisticci esca dalla zona franca di Berlinguer
- Post 05 Marzo 2017
Lo chiediamo al sindaco di Pisticci, visto che a Policoro si dovrà eleggere a breve il nuovo sindaco ( l’attuale sindaco Leone ha aderito a questa proposta senza consultare la comunità), per il semplice fatto che Pisticci è stato il primo comune ad essere petrolizzato in Basilicata e dove la regolamentazione sulle franchigie ha impedito che il comune potesse nel tempo ricavare qualche spicciolo dalle estrazioni di gas e petrolio.
Il motivo per uscire dalla zona franca energetica è presto spiegato:
1)Trattasi di un procedimento di legge alquanto lungo e prolisso che prevede 2 passaggi ,uno in Europa e uno in parlamento, se il governo voleva portare benefici ai territori legandoli al tema energetico avrebbe aumentato da tempo le royalites ed eliminato le franchigie portando fondi diretti nei comuni e nella regione con un emendamento in parlamento, royalites che invece in senato qualcuno voleva addirittura abolire.
http://www.terredifrontiera.info/metapontino-zona-franca/
2) La zona franca non è stata chiesta per lo sviluppo locale ma per una riduzione dei costi collegati agli idrocarburi ,quindi non detassazione per sviluppo di agricoltura ,turismo e cultura, ma benefici collegati filiera energetica fossile e non rinnovabile e pulita.
3) La zona franca energetica continua ad essere una propaganda istituzionale dove si vogliono coinvolgere i comuni per continuare a promuovere l’hub energetico che compagnie petrolifere non hanno mai smesso di perseguire in basilicata , visto il proliferare di istanze di ricerca e concessione petrolifera in terra e mare e che nel tempo porteranno a creare reflui e rifiuti da smaltire in discariche, pozzi di reinezione e impianti di trattamento.
Questo è quanto dichiarava l’assessore Berlinguer in conferenza stampa con il sindaco di Potenza sulla zona a fiscalità differenziata sui prodotti energetici in Basilicata :Dalle estrazioni di petrolio potrebbero arrivare reali benefici per i cittadini e per le imprese.
http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2016/07/19/basilicata-sia-zona-franca-energetica_4ba6755b-f323-429e-b991-c6cb5e3b0d0f.html
http://www.aldoberlinguer.eu/basilicata-sia-zona-franca-energetica-aldo-berlinguer/
Cosa prevederebbe in pratica la zona franca energetica ? secondo lo stesso promotore un risparmio dal 20 al 25% sui prodotti derivati dal petrolio (benzina, gasolio, gas etc.)
lo conferma nel video lo stesso Berlinguer http://www.aldoberlinguer.eu/aldo-berlinguer-parla-di-zona-franca-energetica-in-basilicata/
L’ex assessore Aldo Berlinguer forse dimentica che Il gasolio agricolo è già agevolato come quello della pesca ,quindi di quali agevolazioni parliamo per i veri settori del territorio?
I lucani ricordano bene che il risparmio sui carburanti era stato già promesso con la car carburati ,ora lo si vuole riproporre ma con un raggio di azione più ampio anche sulle imprese.
In poche parole le fonti fossili continuano ad essere oggetto di promozione istituzionale dopo la card carburanti con la Zfe . Card carburanti che all'epoca fu promossa dagli schieramenti bipartisan e anche dall’ onorevole Viceconte/Latronico ,mentre il governo nazionale a tutt'oggi non ha risparmiato i territori e il mare della magna Grecia Jonica da nuove istanze, permessi e rinnovo di concessioni petrolifere.
LA ZONA FRANCA E’ OBSOLETA RISPETTO ALLA ZES
Ma la cosa che dovrebbe far pensare quei sindaci che hanno aderito sull’insistenza di Adduce che rappresenta l’Anci e dell’ex Assessore Berlinguer alla zona franca eenrgetica è che la stessa zona franca è inoltre ritenuta ormai obsoleta rispetto ad altri strumenti europei, a dirlo non siamo noi , ma la citta di Taranto durante un incontro in cui tra l’altro era presente lo stesso Berlinguer
Cosa prevederebbe la Zes (Zona economica speciale ) rispetto alla zona franca energetica secondo l’assessore del consiglio regionale Laviano della Puglia:
“La Zes - ha esordito il consigliere regionale Gianni Liviano - è un’area geografica delimitata dotata di una legislazione economica differente dalla legislazione in atto e che, diversamente dalla Zona franca, beneficia di una normativa di favore piu’ ampia. Proprio per sfruttare le condizioni di vantaggio che le Zes offrono - ha aggiunto Liviano -, abbiamo pensato di introdurre questo strumento nella legge regionale speciale per Taranto perchè permetterebbe la possibilità di introdurre agevolazioni di carattere fiscale, sotto forma di riduzione delle imposte sui redditi (Ires), dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap). o dei tributi locali (Imu, Tari) per gli immobili posseduti dalle imprese e utilizzati per l’attività economica, riduzione dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Ma la defiscalizzazione fine a se stessa - ha sottolineato ancora Liviano - da sola non basta perchè non è abbastanza attrattiva per i potenziali investitori per cui la Zes deve prevedere altro al suo interno”. Ovvero, deve contenere “diversi attrattori - ha precisato il consigliere regionale - all’interno dello stesso contenitore”.
Fonte http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=14900:zes-zona-economica-speciale-legge-speciale-per-taranto&Itemid=491
Quindi perché proporre in Basilicata le zone franche energetiche e non altre forme di sviluppo Europee come le ZES per sostenere i redditi di aziende agricole, agroalimentari, turistiche e culturali ? Visto che In Italia, le regioni ammissibili nelle quali può essere istituita una Zes sono Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia ?
LE ZES IN SARDEGNA RISPETTO ALLA ZONA FRANCA
http://lanuovasardegna.gelocal.it/oristano/cronaca/2017/01/22/news/zone-franche-addio-serve-la-economica-speciale-1.14756487?refresh_ce
No Scorie Trisaia