Tre anni fa il nubifragio che mise in ginocchio Marconia
- Post 07 Ottobre 2016
7/10/2013: dagli allagamenti all'emergenza sanitaria
Nella cronaca di quelle ore drammatiche si susseguirono notizie di centinaia di abitazioni, scantinati, depositi e attività commerciali allagati e altrettanti interventi delle Squadre di Protezione Civile e Vigili del Fuoco, di edifici sgomberati, strade interrotte, scuole chiuse, treni fermi, aziende agricole in ginocchio, e persino il riaffioramento di una vecchia discarica in zona Lavandaio, attigua alla struttura che all'epoca ospitava il canile comunale. Nei giorni immediatamente successivi, Marconia fece anche i conti con il rischio emergenza sanitaria, determinata dall'accumulo straordinario di rifiuti conferiti presso i cassonetti da chi iniziava a sgomberare gli edifici alluvionati e a fare la conta dei danni subiti.
4 morti, 30 indagati
Le precipitazioni eccezionali del 7 ottobre 2013 provocarono anche 4 vittime tra Ginosa e Montescaglioso. Per la loro morte, a fine settembre scorso, il pm di Taranto Ida Perrone ha firmato, nell'ambito dell'inchiesta sull'alluvione, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari per 30 indagati, tra dirigenti e tecnici dell'Autorità di bacino della Basilicata, della Provincia di Taranto, dei Comuni di Ginosa e Laterza, del Parco naturale terra delle gravine e dell'Acquedotto pugliese, accusati, a vario titolo, di cooperazione colposa in inondazione, disastro colposo e omicidio colposo. Secondo l'accusa, gli indagati avrebbero determinato una "grave alterazione del territorio e dei centri abitati con esposizione in pericolo della pubblica incolumità".
La via d'uscita
I risarcimenti ai privati
Qualche giorno fa, il 4 ottobre scorso, sono scaduti i termini per presentare la richiesta di risarcimento dei danni subiti durante l'alluvione del 2013. Infatti, con la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016 che attua una disposizione della Legge di Stabilità n. 208/2015, lo Stato ha messo a disposizione un contributo economico per i cittadini colpiti da calamità che si sono verificate a partire da maggio 2013. In particolare, per la Basilicata, il provvedimento adottato dal Governo ha stanziato risorse per circa 14 milioni di euro per i danni subiti dal patrimonio edilizio abitativo dei privati e dai beni mobili qui ubicati. La sensazione è che la presentazione delle domande abbia comportato molti dubbi circa i criteri e le modalità di ammissione, con tutto il carico di malumore da parte dei danneggiati per le difficoltà che l'iter sembra aver comportato.
Marika Iannuzziello